mercoledì 3 aprile 2024

La coccinella Giannella.

Sai cosa sono le coccinelle?
Sono degli animali rossi piccoli, ma piccoli, ma così piccoli che io senza occhiali non li vedo.
Però siccome  quando avevo i tuoi stessi anni li vedevo molto bene, posso spiegarti come sono fatti.

Iniziamo: immagina di prendere una bella mela rossa, la tagli a metà e la poggi sul tavolo a pancia in giù, le metti due antenne, poi ci fai 7  macchie nere e rotonde sopra.
Ecco questa mela è diventata quasi una coccinella rossa, gigante però...quelle vere sono piccole.
Ci vorrebbero le zampe...
Le zampe come accidenti si possono fare non lo so e bisogna che a questo problema si trovi al più presto una soluzione, perché anche se non le vedo bene mi ricordo che le zampe le ha.
Poi è un insetto quindi le zampe ci vogliono assolutamente.

Manco in serpente possiamo trasformarlo, perché un serpente rotondo a forma di mezza mela non esiste su tutta la faccia della terra.
Intanto raccontiamo la storia di questa coccinella poi risolviamo il problema delle zampe.
Insomma questo piccolo animale rotondo con la schiena rossa e le macchie nere, 7, vive sulle piante.
Non su una pianta in particolare, no, un po' dappertutto.
Quindi può capitare di averla lì, appoggiata su un fiore, su una foglia, su una mela.

È bella, bellissima addirittura. Perfetta.
Non lo so se è più bella la coccinella rossa o la farfalla. Comunque quando ti capita di vedere la coccinella facci caso, poi mi dici quale ti piace di più.

Adesso che è chiaro come è fatta, abbiamo un altro problema, oltre a quello delle zampe.

Infatti succede che questa è la storia di una coccinella gialla.
Guarda tu che razza di intoppo.
Doveva essere rossa con le macchie nere invece è gialla. Boh...

Insomma questa coccinella gialla (mannaggia adesso ci tocca tagliare mezza mela gialla, e ancora non abbiamo le zampe...), dicevo questa coccinella gialla era nata così.

Cioè non era sbiadita, non si era sporcata, non era macchiata, non aveva polvere addosso, né smog, nulla. Era gialla e basta.
Non è che le cose devono essere proprio come uno immagina o come uno vuole.
Le coccinelle sono rosse e questa è gialla. Punto.

La coccinella gialla si chiamava Giannella.
Tutte le coccinelle del mondo la conoscevano, perché era unica.
Ma, nonostante fosse così famosa, non aveva molti amici.

Tutte le coccinelle rosse infatti si allontanavano quando la vedevano passare.
Giannella volava vicino alle altre coccinelle ma quelle aprivano le loro ali e si posavano sul fiore più lontano possibile.
Così Giannella restava sola sulla pianta.
Per quale motivo le coccinelle rosse andavano via è un mistero. Succedeva così e basta.

Forse avevano paura che la giallitudine fosse contagiosa, che si potesse attaccare al loro colore rosso ingiallendole.
Forse avevano paura che Giannella fosse malata e magari le potesse addirittura far morire di giallitudine.
Forse erano solo invidiose perché Giannella era così bella con quel suo colore, mentre le altre in fondo erano tutte uguali e nessuno poteva chiamarle per nome.

Giannella però non era contenta di stare sola, voleva compagnia, voleva parlare con le altre, voleva giocare con loro, voleva mangiare insieme a qualcuno; era gialla ma era pur sempre una coccinella.

Così decise di trasformarsi, di diventare come le altre. Pensa che ti pensa, si ricordò che esiste una terra particolare, chiamata argilla, di colore rosso.
Questa argilla si può spalmare sul corpo, poi si secca e si diventa rossi.
Pure i bambini possono diventare rossi se si spalmano l'argilla. Sin quando poi si fanno la doccia.

Così Giallina si posò a terra e iniziò pian piano ad impastare l'argilla con un pochino di acqua e a spalmarsela addosso.
Era molto difficile arrivare sulla schiena, poi doveva stare attenta a non coprire le 7 macchie nere.
Dopo due giorni e due notti eccola qui: Giannella era tutta rossa. Quasi uguale alle altre.

Tutta contenta Giannella, rossa splendente, volò vicino alle altre coccinelle, che stavano beatamente prendendo il sole su un fiore di pesco.
Le altre coccinelle rosse si spostarono per lasciarle spazio e continuarono a parlare  tranquillamente.

Una coccinella bella grossa stava dicendo:
- Ma come mai non vedo più Giannella da molti giorni?

Giannella le ascoltò stupita: come mai si preoccupavano di lei?
Come se non le importasse chiese:
- Perché vi preoccupate di Giannella? Tanto stava sempre per i fatti suoi.

La coccinella grossa rispose:
-Sì hai ragione. Ma noi dobbiamo volare via quando c'è Giannella, perché il suo colore giallo diventa molto più visibile in mezzo al nostro rosso e gli uccelli potrebbero mangiarla con facilità.

Giannella non disse nulla, le cose erano un pochino diverse da come credeva.

Mentre rifletteva su questa novità iniziò a piovere.
Tutte le coccinelle si ripararono sotto una foglia ma l'acqua le bagnò lo stesso.
L'acqua sciolse l'argilla rossa e Giannella tornò gialla.

Tutte le coccinelle la guardarono stupite ed esclamarono in coro:
-Ma...Giannella sei tu?

Giannella scoppiò a piangere, non voleva stare sola di nuovo.

La coccinella più grossa, vedendola piangere capì e  disse:
- Basta piagnistei, d'ora in avanti ognuna di noi la mattina ti aiuterà a ricoprirti di argilla, così in due minuti diventerai rossa e gli uccelli non ti mangeranno.  E la sera ti aiuteremo a levare l'argilla così potrai dormire comoda comoda tanto il giallo di notte non si vede.

Da quel giorno Giannella diventò rossa di giorno e gialla di notte, e visse per molti anni felice e contenta.














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