Passa ai contenuti principali

Luigi e il criceto Blublu.

In via della Musica numero 28 vive, insieme al suo papà, un bambino di nome Luigi.
Il giorno 4 febbraio Luigi era molto triste: appena tornato da scuola entrò in cucina ma non controllò come al solito cosa stava preparando per pranzo il papà. Si sedette sulla sedia verde e si mise a piangere.
Il papà posò il grosso mestolone di legno sporco di frittata, si asciugò le mani sul grembiule bianco con le tasche rosse, infilò la cravatta con un pezzo d'uovo appiccicato dentro la camicia e così facendo si spalmò un pezzo di frittata sulla pancia.
 Poi guardò Luigi e disse: -Cosa ti fa male?-
-Nulla, non mi fa male nulla - rispose Luigi.
- Allora perché piangi?- chiese il padre.
Luigi rimase un pochino in silenzio, si vergognava di quello che doveva dire e non sapeva come dirlo.
Poi disse: - Mario non mi ha invitato alla festa di compleanno-.
E si mise a piangere fortissimo. Poi prese un pezzo di tovaglia e si asciugò il moccio.
Ma questo solo perché il papà si era dimenticato di mettere i tovaglioli.
- E quando sarebbe dovuta essere questa festa alla quale tu non sei invitato?- chiese il padre.
- Oggi- disse piano piano Luigi.
- Oh cavolo!- urlò il papà.
Luigi sgranò gli occhi  e chiese impaurito: -È una cosa così grave?-
Il papà lo guardò e disse sorridendo: - Sì. Si è bruciata tutta la frittata. Dai alzati e rimettiti le scarpe che oggi ci tocca mangiare la pizza-.
Così Luigi il 4 febbraio uscì con il suo papà per mangiare la pizza.
Andarono nella pizzeria preferita di Luigi, l'insegna gialla rossa e verde diceva: PIZZAMAN per tutti i gusti. Luigi ordinò una pizza con mozzarella e marshmallow, la sua preferita. Il papà invece ordinò una pizza con i funghi.
Appena finito di mangiare il padre si alzò in tutta fretta e disse a Luigi: - Dai dai sbrigati che dobbiamo fare una cosa importantissimissima-.
Luigi stava digerendo ancora tutta quella bontà ma cercò di fare presto perché era curioso, cosa poteva essere importantissimissimo? Di solito il padre non faceva nulla di fretta...
Uscirono da PIZZAMAN, attraversarono alcune stradine, pioveva un pochino, Luigi e il papà si stringevano sotto un ombrello trasparente, si vedeva il cielo grigio.
 Ad un certo punto si fermarono davanti ad una vetrina che esponeva sacchi di cibo per cani e gatti.
-Entriamo- disse il papà a Luigi spingendolo verso la porta.
-Ma papà, noi non abbiamo un cane. Non abbiamo nemmeno un gatto -.
Luigi ebbe molta paura che il papà volesse comprare le crocchette pronte per non dover cucinare il pranzo e la cena.
- Papà noi non possiamo mangiare le crocchette. Sono per gli animali con 4 zampe.- disse Luigi sempre più preoccupato.
Il padre si mise a ridere ed entrarono.
Saltarono lo scaffale del cibo per cani. Per fortuna
Saltarono lo scaffale del cibo per gatti. Per fortuna
Saltarono lo scaffale delle gabbie per uccellini. Bè magari...una cocorita gli sarebbe piaciuta.
Si fermarono davanti ad un vetro.
Dietro il vetro c'erano delle gabbiette vuote con la segatura sul fondo. Non c'era null'altro.
Luigi era un po' deluso, per un attimo aveva sperato in un pappagallo, lo chiedeva sempre per Natale, per il compleanno e per la promozione ma il pappagallo non era arrivato mai.
Insomma Luigi e il padre stavano davanti alle gabbie vuote.

Luigi guardò, non c'era nulla. Pensò che il padre fosse impazzito.
Poi sbucò dalla segatura un musetto rosa con lunghi baffi bianchi.
Il musetto sparì di nuovo e Luigi vide tutta la segatura muoversi qui e là.
Era un piccolo criceto. Era la prima volta che ne vedeva uno. Era bellissimo.
Il criceto mise nuovamente la testa fuori dalla segatura e lo guardò. Guardò proprio lui, rimase a fissarlo un pochino, poi si avvicinò e poggiò le zampine sul vetro per guardare meglio Luigi.
Aveva la pancia ricoperta di pelliccia bianca e le zampette sotto erano bianche anche quelle.
Luigi era affascinato.
-Scegline uno- lo invitò il papà.
Davvero? Davvero? DAVVERO?
Luigi scelse quello, quello che lo aveva guardato attraverso il vetro, con gli occhietti neri, il muso rosa e i baffi bianchi.
Lo misero in una bella gabbietta gialla.
Appena usciti il padre chiese a Luigi:- Come lo chiamerai?-
Luigi guardò il cielo attraverso il suo ombrello trasparente, era il 4 febbraio ma il cielo non era mai stato bello come quel giorno, azzurro e luminoso.
-Lo chiamerò Blublu- disse- blu come il cielo bello di oggi.
Se andarono tutti e tre per mano, cioè il papà dava la mano a Luigi che teneva nella sua manina la gabbietta con Blublu e la faceva dondolare piano.

Commenti

Post popolari in questo blog

La storia della ranocchietta.

C'era una volta una ranocchietta. Questa ranocchietta era, come tutte le ranocchiette, verde verde. Verde brillante che si vedeva da lontano e certe volte pure di notte. Come tutte le ranocchiette aveva una rana mamma, che le voleva molto bene ma ogni tanto la rimproverava perché faceva i capricci o disubbidiva. Però la ranocchietta era buona e affettuosa e sempre gentile, le piaceva nuotare nell'acqua, saltare di foglia in foglia, acchiappare al volo le zanzare per mangiarle e giocare con le sue amiche farfalle. Viveva nello stagno, era una vita felice e divertente però c'era una cosa che alla ranocchietta sarebbe piaciuto fare e non faceva perchè la mamma lo proibiva.  La nostra piccola ranocchietta verde verde brillante non voleva stare nello stagno che è umido e pieno d'acqua ma voleva giocare con le farfalle sul bel prato pieno di fiorellini bianchi. La mamma ( voce cupa ) lo aveva proibito perchè...nel prato viveva un  grosso grosso grosso grossissimo serpen...

La storia della formicuzza.

C'era una volta, nel bel mezzo della campagna, un formicaio. Il formicaio è la casa delle formiche. Le formiche lo costruiscono scavando con le loro piccole piccole zampette la terra. Ma quante zampette ha la formica? Bè, la formica ha innumerevoli zampette, ben sei! Con queste zampe sono capaci di costruire la loro casetta. Le formiche si costruiscono una bella tana sotto la terra, fatta di tante stanze e in ogni stanza succedono delle cose. C'è la stanza per la cucina, lì le formiche tutte insieme cucinano il grano, c'è la stanza per la nanna, e le formiche dormono tutte insieme con letti vicini vicini e alti alti di tanti piani, in ogni piano una formica. Poi c'è la stanza della tv, e le formiche hanno tanti cartoni animati e il loro preferito sapete qual è?  E'...  (scelta libera) . Però in questa bella casetta sotto terra con tante formiche tutte vicine vicine e tutte insieme ce n'era una diversa. Era, questa Formicuzza, diversa dalle altre perché n...

La storia della farfalla

C'era una volta una farfalla. Tu sai cos'è una farfalla vero? E' un animale magico, bellissimo, ha due ali grandi grandi per volare vicino alle nuvole e tanti colori per poter essere riconosciuta dai bambini. Se ha le ali ed è colorata è una farfalla, mentre se ha le ali ed è tutto nero è un orriiiiibile insettoooooo ( fate la voce cavernosa ed abbassatevi verso il bambino, sentirete gridolini di spavento ). Vabbè, per fortuna oggi abbiamo la farfalla. Allora, questa farfalla ha due splendide ali. Di che colore sono secondo te? ( aspettate la risposta e date alla farfalla il colore scelto da vostro figlio, adesso useremo l'azzurro ) Bravo, bravissimo, come hai fatto ad indovinare il colore? Se proprio un bimbo sveglio!  La farfalla con le sue bellissime ali azzurre volava sempre di qua e di là, era un cucciolo di farfalla, e quindi volava sempre con la sua mamma, che era come lei ma aveva le ali più grandi. Era una farfalla curiosa, e trascinava sempre la sua mam...