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Il leopardo e l'elefante. 4.

Dunque Arci e Lelè avevano fatto pace e tutto procedeva nel migliore dei modi.
I leopardi del branco andavano a caccia mentre i cuccioli come Arci e la sua amichetta Scossa restavano  nella radura sotto il grande albero con Lelè.

Un bel giorno Arci si svegliò prima del solito.
Tutti i cuccioli dormivano ancora, intorno l'erba era ricoperta da una nebbiolina sottile, la savana era silenziosa e ancora fresca dell'odore della notte.
Lelè, che era anziano e dormiva poco, era invece sveglio da molto tempo e guardava a est il sole che sorgeva. Il disco del sole non si vedeva ancora, ma la luce solare rischiarava il cielo dell'est promettendo una giornata entusiasmante.
Arci si avvicinò a Lelè e gli disse piano per non svegliare gli altri:
_Ciao Lelè.
- Ciao Arci, come mai sei già sveglio?
- Bò, non lo so. Però ora che sono sveglio posso vedere il sole che sorge. Tu guardi il sole tutte le mattine?
- No - rispose Lelè - ho visto il sole tutti i giorni della mia vita, ora la mattina guardo un'altra cosa.
Arci chiese:
- Cosa guardi a est? Lì c'è solo il sole e l'erba, l'erba e il sole, il sole e l'erba, l'erba e il sole…
Lelè rimase un attimo zitto poi rispose:
- No, ad est c'è anche una cosa molto importante per noi elefanti, e io guardo in quella direzione tutte le mattine perché sono vecchio.
Arci non capiva, ma Lelè, vedendo il suo sguardo perplesso, spiegò:
- Giù ad est c'è un posto  sacro per noi elefanti, il posto in cui tutti gli elefanti, quando sentono avvicinarsi il momento di morire, vanno. Quello è il cimitero degli elefanti e lì io andrò quando sentirò avvicinarsi il momento per me di morire.

Arci urlò:
-Ma sei matto? Come ti permetti di morire? e io? Chi mi porterà l'acqua della doccia? Chi farà da baby sitter? Sei proprio egoista.
Lelè lo guardò con un sorriso strano, poi rispose:
-Lì voglio andare, dove sono andati tutti gli elefanti che mi hanno preceduto.
Arci rispose:
-Vabbè, se proprio vuoi morire scusa perché non muori qua! Ma chi te lo fa fare di camminare così tanto se poi dovrai restare fermo per l'eternità. Fermati già ora e ti risparmi la fatica.
Ma Lelè ora non sorrideva più e guardava pensieroso ad est.
Poi sussurrò a se stesso:
- Lì voglio andare.

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