Passa ai contenuti principali

Frizz Pazz e la torta ai peli di cane.

Dunque, Frizz era il bambino, Pazz il cane.
Ormai li conosciamo bene, Frizz voleva molto bene al suo cane e dal momento che Pazz andava matto per le caramelle frizzanti Frizz ne comprava due tutti i giorni. Una per lui e una per il cane.
Però la mamma, la nonna, il nonno, i cugini, le maestre, la bidella, il panettiere, il macellaio, la commessa del market, il postino non volevano per niente bene al cane Pazz, e lo scacciavano sempre.
Frizz era molto arrabbiato per questo, tutti odiavano il suo cane, che in fondo era solo un pochino sporco e appena appena puzzolente.
Un bel giorno venne organizzata una festa di paese.
Era una festa alla quale tutti partecipavano, sulla piazza grande di fronte alla chiesa e al municipio, con tanti palloncini colorati, tanta musica, e tante cose buone da mangiare.
Ciascun abitante del paese doveva portare un dolce, una torta, una ciambella, una crostata, dei biscotti, insomma qualcosa di buono.
Frizz era contentissimo di poter andare alla festa ma...eh, c'era un problema.
Frizz incontrava il macellaio? Quello gli diceva con un vocione: -Mi raccomando tieni alla larga il tuo cagnaccio-.
Frizz incontrava il fornaio? Quello gli diceva tossendo per la farina:- Cough cough, tieni lontano il tuo puzzone-.
Frizz incontrava la bidella? Quella gli diceva strillando come sempre:- Stai molto attento, non far avvicinare quel mostro che ti porti sempre appresso-.
Frizz incontrava la nonna? Quella lo tirava per un orecchio e con la voce gracchiante come quella della cornacchia gli diceva:- Fossi in te terrei quel caprone lontano dalla festa, altrimenti verrò tutti i giorni a casa tua-.
Bè, questo spaventava molto Frizz, perchè sua nonna era proprio seccante e poi aveva i denti finti e li metteva a mollo nel bicchiere e poi la mamma sciacquava il bicchiere e magari il giorno dopo Frizz ci beveva: CHE SCHIFO.
Infatti Frizz non usava più i bicchieri della sua casa e preferiva bere dal rubinetto.
In ogni bicchiere gli sembrava di veder galleggiare i denti della nonna.
Comunque Frizz decise che sarebbe andato alla festa col suo amico: Pazz.
Voleva anche preparare qualcosa di divertente, così pensò di cucinare una torta.
Frizz però era molto piccolo, allora chiese alla mamma di preparare una bella torta e di poterla poi decorare da solo.
La mamma cucinò una torta bellissima, venne così bene che quasi quasi Frizz pensò di mangiarsela subito e non andare alla festa, ma proprio in quel momento il postino che passava di lì disse: -Ricordati di non portare quella pattumiera alla festa.-
Frizz si arrabbiò e decise di vendicarsi.
Cosa fece allora? Prese una spazzola e iniziò a spazzolare il suo cane. Pazz era in verità sporco e arruffato, così rimasero sulla spazzola tanti peli che ci si poteva imbottire un cuscino.
Poi Frizz prese il frullatore, ci mise dentro un bel po' di peli e anche qualche pulce, latte, uova, scorza di limone e zucchero.
Preparò così una bellissima crema pasticcera ai peli di cane, la spalmò sulla torta e la portò alla festa.
La torta era così bella che tutti ne vollero un pezzo: il macellaio, il fornaio, la bidella, la nonna, il postino.
Ma appena l'ebbero mangiata sentirono subito dei terribili gorgoglii arrivare dalle pance, poi dei dolorini, poi dei dolori sempre più forti, poi dei mal di pancia così insopportabili che tutti dovettero scappare a casa per far la cacca.
La piazza rimase deserta, Frizz con un fischio chiamò Pazz e si sbafarono tutti i dolci portati dagli altri, tranne naturalmente la torta ai peli di cane.

Post popolari in questo blog

La storia della ranocchietta.

C'era una volta una ranocchietta. Questa ranocchietta era, come tutte le ranocchiette, verde verde. Verde brillante che si vedeva da lontano e certe volte pure di notte. Come tutte le ranocchiette aveva una rana mamma, che le voleva molto bene ma ogni tanto la rimproverava perché faceva i capricci o disubbidiva. Però la ranocchietta era buona e affettuosa e sempre gentile, le piaceva nuotare nell'acqua, saltare di foglia in foglia, acchiappare al volo le zanzare per mangiarle e giocare con le sue amiche farfalle. Viveva nello stagno, era una vita felice e divertente però c'era una cosa che alla ranocchietta sarebbe piaciuto fare e non faceva perchè la mamma lo proibiva.  La nostra piccola ranocchietta verde verde brillante non voleva stare nello stagno che è umido e pieno d'acqua ma voleva giocare con le farfalle sul bel prato pieno di fiorellini bianchi. La mamma ( voce cupa ) lo aveva proibito perchè...nel prato viveva un  grosso grosso grosso grossissimo serpen...

La storia della formicuzza.

C'era una volta, nel bel mezzo della campagna, un formicaio. Il formicaio è la casa delle formiche. Le formiche lo costruiscono scavando con le loro piccole piccole zampette la terra. Ma quante zampette ha la formica? Bè, la formica ha innumerevoli zampette, ben sei! Con queste zampe sono capaci di costruire la loro casetta. Le formiche si costruiscono una bella tana sotto la terra, fatta di tante stanze e in ogni stanza succedono delle cose. C'è la stanza per la cucina, lì le formiche tutte insieme cucinano il grano, c'è la stanza per la nanna, e le formiche dormono tutte insieme con letti vicini vicini e alti alti di tanti piani, in ogni piano una formica. Poi c'è la stanza della tv, e le formiche hanno tanti cartoni animati e il loro preferito sapete qual è?  E'...  (scelta libera) . Però in questa bella casetta sotto terra con tante formiche tutte vicine vicine e tutte insieme ce n'era una diversa. Era, questa Formicuzza, diversa dalle altre perché n...

La storia della farfalla

C'era una volta una farfalla. Tu sai cos'è una farfalla vero? E' un animale magico, bellissimo, ha due ali grandi grandi per volare vicino alle nuvole e tanti colori per poter essere riconosciuta dai bambini. Se ha le ali ed è colorata è una farfalla, mentre se ha le ali ed è tutto nero è un orriiiiibile insettoooooo ( fate la voce cavernosa ed abbassatevi verso il bambino, sentirete gridolini di spavento ). Vabbè, per fortuna oggi abbiamo la farfalla. Allora, questa farfalla ha due splendide ali. Di che colore sono secondo te? ( aspettate la risposta e date alla farfalla il colore scelto da vostro figlio, adesso useremo l'azzurro ) Bravo, bravissimo, come hai fatto ad indovinare il colore? Se proprio un bimbo sveglio!  La farfalla con le sue bellissime ali azzurre volava sempre di qua e di là, era un cucciolo di farfalla, e quindi volava sempre con la sua mamma, che era come lei ma aveva le ali più grandi. Era una farfalla curiosa, e trascinava sempre la sua mam...