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Frizz e Pazz e il gatto Circuito.

Bentornati.


Dunque, Frizz chi era? Il cane? Giusto, era il bambino. E Pazz il suo cane. Il cane Pazz era brutto, ma brutto, ma così brutto  (ai bambini piacciono molto le iperboli) che sembrava appena uscito dal frullatore. Aveva le zampe storte, la coda spelacchiata e il pelo tutto spettinato. Poi siccome mangiava qualche caramella di troppo aveva l'alito puzzolente per qualche dente marcio. Però era il cane preferito di Frizz e inoltre era anche il suo unico amico.
Frizz e Pazz, che erano una cosa sola, odiavano i gatti. Tutti i gatti, anche i gattini. Anche i gatti di peluche, figurati!
Un bel giorno arrivò il nuovo vicino di casa di Frizz. Era un signore alto alto, grosso grosso, grasso grasso, a dire la verità un po' sporco. Sapete perchè era sporco? Non lo indovinerete mai. Era sporco perché aveva i baffoni e quando mangiava non se li lavava mai. Quindi tra i suoi baffoni puzzoni c'erano tracce di sugo rosso, di cetriolini verdi e anche qualche fagiolo incrostato. Puzzava così tanto che al confronto Pazz sembrava profumato.
Bè, questo vicino aveva guarda caso un gatto. Si chiamava Circuito.
Circuito era un gatto grigio, con il pelo lungo, e anche abbastanza pulito. Infatti Circuito si lisciava sempre il pelo per lucidarlo, poi si bagnava la zampetta con la sua saliva e si strofinava il muso e le orecchie. Inoltre era educato, e quando doveva fare le sue cacchette, e le faceva sempre dopo mangiato, scavava con la zampetta una piccola buca nel terreno, ci depositava dentro i suoi bisognini e poi tappava la buca di terra usando la zampetta. C'era un problema però. Infatti dove scavava secondo te il gatto queste piccole buche puzzone?
Circuito le scavava nel giardino di Frizz, proprio vicino alla cuccia di Pazz. Frizz e Pazz allora idearono un piano d'attacco. Un bel giorno Frizz andò al mercato, comprò due etti di sardine e un barattolo di maionese.
Il suo piano stava per essere attuato. Pazz si mise nella cuccia e fece finta di dormire profondamente. Frizz mise le sardine nella ciotola di Pazz e si sedette vicino a lui. Aspettarono con pazienza che Circuito si avvicinasse per mangiare le sardine. Ad un certo punto Circuito si avvicinò quatto quatto, silenzioso proprio come un gatto, allungò il suo musetto così pulito e addentò delicatamente una sardina con i suoi denti bianchi e aguzzi.
Frizz e Pazz erano immobili, sapevano aspettare.
Circuito ingoiò piano la sardina, poi si avvicinò ancora un pochino, aprì la sua boccuccia dai denti candidi e strinse tra le fauci un'altra sardina. Sempre in silenzio se la ingoiò. Così ad una ad una il gatto ingoiò una, due, tre, quattro sardine.
Circuito era molto felice, ormai era sicuro di divorarle tranquillamente tutte, erano 24 sardine. Cinque, sei, sette, otto. Era proprio contento. Così continuò, nove, dieci, undici, dodici. Ormai non faceva più attenzione a mangiare silenziosamente e iniziò a masticare rumorosamente. GNAM, Tredici, AUM quattordici, slurp, quindici...
Ma a questo punto con un balzo fulmineo Pazz addentò la coda pelosa e soffice del gatto per trattenerlo, e Frizz...
Cosa fece Frizz? Lo picchiò? nooooo
Gli tagliò il pelo?  nooooooo
Ricordi che aveva comprato sardine e maionese?
Insomma Frizz cosparse la schiena di Circuito di maionese e Pazz lo lasciò andare. Così adesso Circuito sembrava una puzzola, perchè le puzzole sono nere con le strisce bianche, lui era grigio con la striscia gialla, più o meno ci siamo.
Circuito scappò via, ma la maionese che aveva addosso era un profumo irresistibile per tutti i cani e i gatti del quartiere che iniziarono ad inseguirlo perchè volevano leccare la maionese. Circuito corse e corse e corse sinchè si buttò nella fontana del paese, e suo malgrado dovette farsi un bagno nell'acqua.
Da quel giorno non andò più a fare la cacca nel giardino di Frizz e Pazz.

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