giovedì 4 aprile 2024

L'oca Palla

C'era una volta un'oca.
Si chiamava Palla, era bianca col becco arancione e non faceva l'uovo perché era un maschio.
Quest'oca Palla viveva in un laghetto, in un parco di una grande città.
Passava il tempo a camminare sul prato, a nuotare, a riposare col becco sotto l'ala.
Ma il suo passatempo preferito era assistere alle partite di calcio.

Accanto al laghetto c'era infatti un campetto di calcio che il pomeriggio si riempiva di bambini, l'oca Palla camminava dondolando di fronte alla recinzione, si metteva di fianco e col suo occhio azzurro fissava la partita.
Muoveva il lungo collo di qua e di là per seguire la direzione del pallone, quando c'era un gol e i bambini urlavano anche l'oca Palla allungava il suo collo bianco e gridava al cielo:
- QUAQUAQUA QUA QUA -.
Poi sbatteva un pochino le ali, si rassettava le penne e si rimetteva a guardare la partita.

Un bel giorno però un calcio potentissimo fece volare il pallone sopra la recinzione.
L'oca Palla vide il pallone rotolarle davanti, ebbra di felicità iniziò a spingere il pallone, un po' col becco, un po' con l'ala, un po' col suo gozzo gonfio, era felicissima,
Una serie di lunghi -QUAQUAQUAQUA QUAQUAQUA QUA QUA  QUA qua qua qua QUA QUA qua qua qua - gli uscivano dal becco.
Ma un bambino arrivò a riprendere il pallone.
L'oca era disperata, vide il pallone ritornare di là, anche lei ne avrebbe voluto uno.

Prese coraggio e decise di volare oltre la recinzione per giocare con i bambini.
Infatti l'oca non sa di essere un'oca. Non sa che i bambini sono bambini e le oche sono oche.
L'oca sapeva solo che voleva giocare a pallone.

Atterrò con uno sbattito di ali proprio davanti alla porta della squadra dei più piccolini - che stavano perdendo, capita se si è piccoli e gli altri sono grandi - e tutti i piccoli calciatori si fermarono a guardarla stupiti.
Un'oca in porta!!
Proprio in quel momento un pallone calciato dall'attaccante della squadra dei grandi partì dal fondo del campo.

Volò nell'aria azzurra per segnare il gol della vittoria avversaria, l'oca Palla vide arrivare il pallone davanti a lei, aprì le sue grandi ali bianche occupando TUUUUUTTO lo spazio della porta, parò in modo memorabile e così la partita finì in pareggio.

I bambini più piccoli, che essendo bambini non si fanno problemi ad avere un'oca in squadra, basta che sappia giocare, le comprarono una bella divisa da portiere, guanti no perché l'oca ha le ali, scarpe non c'è bisogno, e da quel giorno l'oca Palla para tutti i tiri e vive nel parco felice e contenta.

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