giovedì 31 agosto 2023

Frizz e Pazz dal dentista.

Dunque, c'erano una volta un bambino e un cane.
Il bambino si chiamava Frizz e il cane Pazz.
Erano amici per la pelle, si volevano tanto bene, Frizz avrebbe dato una mano e un occhio per Pazz, Pazz avrebbe dato la sua coda e il suo ultimo osso per Frizz.
Facevano tutto insieme, mangiavano insieme, sporcavano insieme, scappavano insieme, andavano a scuola insieme, facevano la cacca insieme, perché quando Pazz faceva i suoi bisognini per strada Frizz sentiva di non riuscire a trattenersi e anche lui doveva fare urgentemente la cacca.
Poi zitti zitti si allontanavano insieme e ovviamente non raccoglievano nulla di quello che lasciavano sul marciapiede perché Frizz era troppo schizzinoso.

Così passavano tanto di quel tempo insieme che la mamma di Frizz aveva iniziato a confonderli, a volte dava da mangiare a Frizz nella ciotola e gli metteva il collare antipulci. A volte invece metteva la gelatina nei peli a Pazz oppure cercava di tagliargli le unghie.

Un bel giorno però successe che Frizz doveva andare dal dentista. Frizz pianse, poi urlò, poi sbraitò, poi sbuffò, poi si lamentò, poi uggiolò (questo lo aveva imparato da Pazz); ma non ci fu nulla da fare: la mamma lo avrebbe portato dal dentista.
Così la mamma trascinò Frizz nello studio dentistico.
Frizz piangeva e soffriva, supplicava la mamma di portarlo via, ma non c'era nulla da fare.
Il dottore lo fece salire sulla poltrona e disse: -Adesso apri bene bene la bocca- e si girò per preparare la siringa di anestetico.
In quello stesso momento Frizz saltò giù dalla poltrona e spingendolo dal sedere spelacchiato ci fece salire sopra Pazz. Pazz avrebbe fatto qualsiasi cosa per Frizz, così salì sulla poltrona e, ubbidiente, aprì la bocca.

Il dottore aveva intanto preparato la siringa, si girò verso la poltrona e si vide davanti il muso peloso di Pazz, ma siccome era gentile pensò solamente: - Che denti orribili che ha questo bambino, sembrano i cingoli di un carroarmato, i denti di un coccodrillo finito nel frullatore!-

Poi, parlando con Pazz disse :- Mio caro bambino, sei proprio carino (in verità pensava: sei brutto come uno scorfano ubriaco) però i tuoi denti sono pochino storti (in verità pensava: i tuoi denti sono storti come le zampe di un millepiedi zoppo), adesso io li metto a posto (in verità pensava: ci vorrebbe un miracolo).
Prese dal suo armadietto un po' di plastilina viola, la cacciò a forza in bocca a Pazz e prese l'impronta dei denti. Poi la guardò e rimase meravigliata, non aveva mai visto denti peggiori di quelli, sembravano i denti di uno squalo che avesse cercato di masticare un tablet!

Preparò subito subito un bell'apparecchietto, pieno di fili e placchette e gingilli ed elastici, uno di quegli apparecchi che si allacciano fuori dalla bocca e lo sistemò per benino sulla bocca di Pazz.
Guardò il risultato e disse:
 - Non è stato facile, ma ci sono riuscita, ci vorranno appena dodici anni, sette mesi e due giorni e potrai levare l'apparecchio.-
Poi chiamò la mamma di Frizz e disse:
 - Signora, suo figlio aveva i denti peggiori che abbia mai visto, neanche quando facevo la veterinaria ho mai visto denti così brutti, ma con un pochino di pazienza torneranno a posto. Fanno ventisettemila euro ora e quattromila al mese sino al 2026.-
La mamma di Frizz ebbe un tuffo al cuore a sentire quella cifra, perché lei si voleva comprare un'auto che si parcheggia da sola e un marito nuovo con gli sconti, ma pagò e andò via.

Quando arrivarono a casa la mamma chiamò Frizz per la cena, ma arrivò Pazz.
La mamma ormai li confondeva, anche perché aveva un paio di occhiali molto belli, alla moda, con le lenti scure e 42 brillantini sulle lenti in modo che sbrilluccicassero, ma non è che ci vedesse molto bene così.
Quando arrivò Pazz lei non si accorse della differenza, lo fece sedere a tavola a gli mise il piatto davanti.
Pensò forse, solo un pochino, che aveva un figlio un po' peloso, ma poteva fargli fare la depilazione laser.
Pazz era contentissimo, mangiò tutto e poi sorrise con tutti i ciuffi di verdura che erano rimasti incastrati nell'apparecchio e penzolavano fuori.
Tutto andò bene per sette mesi, la mamma non si accorse di aver messo l'apparecchio al cane, il dottore pensò che più di così non fosse possibile migliorare quel bambino, ma…ma…

Un bel giorno arrivò la nonna, che si era comprata un binocolo per controllare meglio Frizz e Pazz anche a distanza.
Entrò in casa e regolò subito il binocolo, ma non funzionava un accidente, tutto era troppo lontano.
Allora lo girò al contrario e guardò dentro: una bella bocca di cane con l'apparecchio, la lingua penzoloni e un naso umido in 3D.
La nonna iniziò ad urlare, urlare, urlare, urlare, urlare, urlò per 42 minuti e 49 secondi, poi smise perché era iniziato Beautiful.
Chiamò subito Frizz, lo prese per un orecchio, poi allungò la mano e acchiappò Pazz per la coda e così, con i due amici che si sbatacchiavano l'un l'altro andò dal dottore e fece scambiare l'apparecchio.
Ora Frizz ha in bocca questo aggeggio, che a paragone il meccano è leggero come una libellula, e non può staccarlo.
Ma una cosa l'ha fatta: per vendicarsi della nonna ha preso la sua dentiera e le ha incollato i denti con l'attack. Sono ormai cinque mesi che la nonna è sempre zitta!!.

mercoledì 30 agosto 2023

Frizz Pazz e la torta ai peli di cane.

Dunque, Frizz era il bambino, Pazz il cane.
Ormai li conosciamo bene, Frizz voleva molto bene al suo cane e dal momento che Pazz andava matto per le caramelle frizzanti Frizz ne comprava due tutti i giorni. Una per lui e una per il cane.
Però la mamma, la nonna, il nonno, i cugini, le maestre, la bidella, il panettiere, il macellaio, la commessa del market, il postino non volevano per niente bene al cane Pazz, e lo scacciavano sempre.
Frizz era molto arrabbiato per questo, tutti odiavano il suo cane, che in fondo era solo un pochino sporco e appena appena puzzolente.
Un bel giorno venne organizzata una festa di paese.
Era una festa alla quale tutti partecipavano, sulla piazza grande di fronte alla chiesa e al municipio, con tanti palloncini colorati, tanta musica, e tante cose buone da mangiare.
Ciascun abitante del paese doveva portare un dolce, una torta, una ciambella, una crostata, dei biscotti, insomma qualcosa di buono.
Frizz era contentissimo di poter andare alla festa ma...eh, c'era un problema.
Frizz incontrava il macellaio? Quello gli diceva con un vocione: -Mi raccomando tieni alla larga il tuo cagnaccio-.
Frizz incontrava il fornaio? Quello gli diceva tossendo per la farina:- Cough cough, tieni lontano il tuo puzzone-.
Frizz incontrava la bidella? Quella gli diceva strillando come sempre:- Stai molto attento, non far avvicinare quel mostro che ti porti sempre appresso-.
Frizz incontrava la nonna? Quella lo tirava per un orecchio e con la voce gracchiante come quella della cornacchia gli diceva:- Fossi in te terrei quel caprone lontano dalla festa, altrimenti verrò tutti i giorni a casa tua-.
Bè, questo spaventava molto Frizz, perchè sua nonna era proprio seccante e poi aveva i denti finti e li metteva a mollo nel bicchiere e poi la mamma sciacquava il bicchiere e magari il giorno dopo Frizz ci beveva: CHE SCHIFO.
Infatti Frizz non usava più i bicchieri della sua casa e preferiva bere dal rubinetto.
In ogni bicchiere gli sembrava di veder galleggiare i denti della nonna.
Comunque Frizz decise che sarebbe andato alla festa col suo amico: Pazz.
Voleva anche preparare qualcosa di divertente, così pensò di cucinare una torta.
Frizz però era molto piccolo, allora chiese alla mamma di preparare una bella torta e di poterla poi decorare da solo.
La mamma cucinò una torta bellissima, venne così bene che quasi quasi Frizz pensò di mangiarsela subito e non andare alla festa, ma proprio in quel momento il postino che passava di lì disse: -Ricordati di non portare quella pattumiera alla festa.-
Frizz si arrabbiò e decise di vendicarsi.
Cosa fece allora? Prese una spazzola e iniziò a spazzolare il suo cane. Pazz era in verità sporco e arruffato, così rimasero sulla spazzola tanti peli che ci si poteva imbottire un cuscino.
Poi Frizz prese il frullatore, ci mise dentro un bel po' di peli e anche qualche pulce, latte, uova, scorza di limone e zucchero.
Preparò così una bellissima crema pasticcera ai peli di cane, la spalmò sulla torta e la portò alla festa.
La torta era così bella che tutti ne vollero un pezzo: il macellaio, il fornaio, la bidella, la nonna, il postino.
Ma appena l'ebbero mangiata sentirono subito dei terribili gorgoglii arrivare dalle pance, poi dei dolorini, poi dei dolori sempre più forti, poi dei mal di pancia così insopportabili che tutti dovettero scappare a casa per far la cacca.
La piazza rimase deserta, Frizz con un fischio chiamò Pazz e si sbafarono tutti i dolci portati dagli altri, tranne naturalmente la torta ai peli di cane.

Frizz e Pazz e il gatto Circuito.

Bentornati.


Dunque, Frizz chi era? Il cane? Giusto, era il bambino. E Pazz il suo cane. Il cane Pazz era brutto, ma brutto, ma così brutto  (ai bambini piacciono molto le iperboli) che sembrava appena uscito dal frullatore. Aveva le zampe storte, la coda spelacchiata e il pelo tutto spettinato. Poi siccome mangiava qualche caramella di troppo aveva l'alito puzzolente per qualche dente marcio. Però era il cane preferito di Frizz e inoltre era anche il suo unico amico.
Frizz e Pazz, che erano una cosa sola, odiavano i gatti. Tutti i gatti, anche i gattini. Anche i gatti di peluche, figurati!
Un bel giorno arrivò il nuovo vicino di casa di Frizz. Era un signore alto alto, grosso grosso, grasso grasso, a dire la verità un po' sporco. Sapete perchè era sporco? Non lo indovinerete mai. Era sporco perché aveva i baffoni e quando mangiava non se li lavava mai. Quindi tra i suoi baffoni puzzoni c'erano tracce di sugo rosso, di cetriolini verdi e anche qualche fagiolo incrostato. Puzzava così tanto che al confronto Pazz sembrava profumato.
Bè, questo vicino aveva guarda caso un gatto. Si chiamava Circuito.
Circuito era un gatto grigio, con il pelo lungo, e anche abbastanza pulito. Infatti Circuito si lisciava sempre il pelo per lucidarlo, poi si bagnava la zampetta con la sua saliva e si strofinava il muso e le orecchie. Inoltre era educato, e quando doveva fare le sue cacchette, e le faceva sempre dopo mangiato, scavava con la zampetta una piccola buca nel terreno, ci depositava dentro i suoi bisognini e poi tappava la buca di terra usando la zampetta. C'era un problema però. Infatti dove scavava secondo te il gatto queste piccole buche puzzone?
Circuito le scavava nel giardino di Frizz, proprio vicino alla cuccia di Pazz. Frizz e Pazz allora idearono un piano d'attacco. Un bel giorno Frizz andò al mercato, comprò due etti di sardine e un barattolo di maionese.
Il suo piano stava per essere attuato. Pazz si mise nella cuccia e fece finta di dormire profondamente. Frizz mise le sardine nella ciotola di Pazz e si sedette vicino a lui. Aspettarono con pazienza che Circuito si avvicinasse per mangiare le sardine. Ad un certo punto Circuito si avvicinò quatto quatto, silenzioso proprio come un gatto, allungò il suo musetto così pulito e addentò delicatamente una sardina con i suoi denti bianchi e aguzzi.
Frizz e Pazz erano immobili, sapevano aspettare.
Circuito ingoiò piano la sardina, poi si avvicinò ancora un pochino, aprì la sua boccuccia dai denti candidi e strinse tra le fauci un'altra sardina. Sempre in silenzio se la ingoiò. Così ad una ad una il gatto ingoiò una, due, tre, quattro sardine.
Circuito era molto felice, ormai era sicuro di divorarle tranquillamente tutte, erano 24 sardine. Cinque, sei, sette, otto. Era proprio contento. Così continuò, nove, dieci, undici, dodici. Ormai non faceva più attenzione a mangiare silenziosamente e iniziò a masticare rumorosamente. GNAM, Tredici, AUM quattordici, slurp, quindici...
Ma a questo punto con un balzo fulmineo Pazz addentò la coda pelosa e soffice del gatto per trattenerlo, e Frizz...
Cosa fece Frizz? Lo picchiò? nooooo
Gli tagliò il pelo?  nooooooo
Ricordi che aveva comprato sardine e maionese?
Insomma Frizz cosparse la schiena di Circuito di maionese e Pazz lo lasciò andare. Così adesso Circuito sembrava una puzzola, perchè le puzzole sono nere con le strisce bianche, lui era grigio con la striscia gialla, più o meno ci siamo.
Circuito scappò via, ma la maionese che aveva addosso era un profumo irresistibile per tutti i cani e i gatti del quartiere che iniziarono ad inseguirlo perchè volevano leccare la maionese. Circuito corse e corse e corse sinchè si buttò nella fontana del paese, e suo malgrado dovette farsi un bagno nell'acqua.
Da quel giorno non andò più a fare la cacca nel giardino di Frizz e Pazz.

venerdì 25 agosto 2023

Fizz e Pazz. E la nonna.


Frizz è un bambino e Pazz è il suo cane.
Questo cane Pazz era un cane brutto, ma brutto, ma così brutto che nessuno lo voleva vicino e se lo vedevano scappavano.
Se una vecchietta lo vedeva iniziava a correre zoppicando per allontanarsi, le mamme gli urlavano contro, i bambini a volte gli lanciavano pietre (voce triste).
Pazz era però un cane un po' dispettoso e ne combinava di tutti i colori, era buono solo con Frizz.
Pazz aveva un debole per due cose: l'aranciata frizzante e le caramelle frizzanti. C'era solo un piccolo problema, l'aranciata frizzante e le caramelle frizzanti gli facevano venire un gran mal di pancia, e lui poveretto doveva fare tanta ma tanta ma proprio tanta cacca. E per un cane è sempre un problema.
Insomma Pazz non sapeva mai dove farla, e le vecchie le mamme e le nonne urlavano ancora di più perchè Pazz la faceva sul marciapiede, sugli ingressi delle case, ai giardini, davanti alle scuole e davanti agli asili.

Un bel giorno Frizz andò nel negozio per comprare il pane alla mamma, rimasero dei soldi e Frizz decise di comprare due caramelle frizzanti.
Frizz se le voleva mangiare tutte e due lui, poi guardò negli occhi il suo cane Pazz e provò tanta pena, perchè Pazz gli faceva gli occhi dolci.
Allora diede una caramella frizzante a Pazz. Pazz però iniziò ad aver un po' di mal di pancia, e non trovava un posto adatto per fare la cacca.

Poi Frizz tornò dalla mamma per portare il pane. Quel giorno la vecchia nonna doveva pranzare con loro.
Appena vide Frizz lo accalappiò e gli diede un bacio grande.
 (voce piena di tensione e ritmo veloce da ora) Mentre la nonna lo stringeva Frizz cercava di scappare perchè la nonna aveva la dentiera (cioè i denti di plastica che si mettono in bocca quelli che da bambini non se li lavano) e i suoi baci erano tutti bavosi. rFizz si spostava ma la nonna lo tirava e tirando tirando aprì la bocca e le cadde a terra la dentiera.

Pazz appena vide quella cosa per terra dimenticò il suo mal di pancia,  pensò che doveva essere molto buona e corse subito a prendere la dentiera, poi cercò di scappare ma la nonna lo prese per la coda, poverino, e Pazz abbaiò per il dolore lasciando cadere la dentiera.
Dopo tutto questo gran macello la nonna era molto arrabbiata con Frizz e voleva che Frizz lavasse i denti di plastica, visto che il cane era suo.
Frizz prese i denti di plastica e invece di lavarli li gettò dalla finestra.
La nonna e la mamma al vedere la dentiera spiaccicata sul marciapiede urlavano, urlavano... e poi lo misero in punizione.
Niente ipad per tutto il pomeriggio, e poi doveva fare 200 divisioni, imparare quattro poesie lunghissime e scrivere 1000 volte sul quaderno: Sono stato maleducato con la nonna.
Frizz era davvero triste, insomma tutto questo era successo perchè la nonna da bambina non si lavava i denti.

Allora ideò una vendetta. Una tremenda vendetta.
Vedeva Pazz vicino a lui, che cambiava sempre posizione perchè aveva mal di pancia, visto che aveva mangiato la caramella frizzante.
Sembrava proprio che Pazz dovesse fare una cacca grande, ma grande, ma così grande che avrebbe dovuto scavare due giorni per sotterrarla. Allora Frizz di nascosto prese la borsetta della nonna, la mise per terra e poi fece sedere Pazz sulla borsetta.
Non vi dico cosa è successo !!
La nonna poi di sera doveva andare via, così ... (suspence) prende la borsetta, la apre per mettere le sue cose e
Aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Iniziò a urlare urlare urlare urlare.......
Poi disse a Fizz che non l'avrebbe passata liscia, infatti fu così, ma questa è un'altra storia.


*I bimbi devono avere almeno 4 o 5 anni.
 **Questa non è una storia politically correct .


giovedì 24 agosto 2023

Frizz e Pazz. La parrucca.

Una storia molto scorretta per i vostri bimbi.
Dunque, spero che ricordi chi era Frizz...Bravo, il bambino.
E come si chiamava il cane? Pazz!! Bravissimo.

Dunque Frizz e Pazz erano molto amici, e passavano tutto il loro tempo insieme.
Però Frizz doveva andare all'asilo ( a scuola) e Pazz non poteva entrare. Bè, non è che i cani possano andare all'asilo, poverini, devono aspettare a casa oppure potrebbero essere portati al canile se stanno fuori, ma il canile è un posto triste, e i cani lì non hanno un padrone.
Così Frizz andava da solo, perchè aveva paura che l'accalappiacani si portasse via Pazz mentre lui era a scuola. Frizz si annoiava senza Pazz, e Pazz si annoiava senza... Frizz.
Ma un bel giorno Frizz, mentre seguiva la spiegazione della sua maestra, ebbe un'idea! Poteva travestire Pazz da bambino e portarlo a scuola e farlo sedere nei banchi.

Così Frizz andò in un negozio, comprò una parrucca e la mattina dopo preparò Pazz.
Gli mise in testa una parrucca dai capelli gialli e lunghi, gli mise sul muso gli occhiali del papà, una camicia della mamma e una gonna della sorella.
La coda spuntava fuori dalla gonna ma Frizz la legò con un fiocco.
Restava il problema delle scarpe, perchè non ci sono scarpe per cani, così Frizz pensò di mettergli delle calze sulle zampe. Usò le calze coi gommini, erano verdi e blu, molto belle.
Frizz e Pazz andarono a scuola. Entrarono zitti zitti e si sedettero vicini nell'aula. Frizz stava buono buono, Pazz era seduto e da lontano sembrava quasi una bambina, con i capelli lunghi, gli occhiali i guanti (che erano le calze) e poi non si vedeva altro.
Entrò la maestra, che era brutta, ma brutta, ma così brutta che non l'avrebbe mangiata neanche uno squalo morto di fame.
Poi non era neanche tanto simpatica, anzi, era proprio molto antipatica.
Si mise subito seduta con la bacchetta vicino.
Tu mi dirai, bacchetta magica? Insomma..., la bacchetta era cattiva come lei e la maestra bacchettava i bambini sulle mani se appena appena parlavano.

Urlava "HO MAL DI TESTA, ZITTI ZITTI TUTTI ZITTI!!  BACCHETTA BACCHETTA!"
E poi bacchettava i bambini. Ma quel giorno Frizz stava zitto zitto.
 Eh...ma la maestra era cattivissima ma non era stupida.
Così disse "Frizz!! Cos'è questo silenzio!".
Frizz rimase buono e disse "Ma maestra, sto studiando".
Allora la maestra si alzò per controllare Frizz, passò vicino, e disse:
"MMMhhhhh c'è uno strano odore. Frizz! Ti sei lavato stamattina?"
"Sì signora maestra"
"Mmmmmhhh, c'è odore di cane bagnato".
Poi la maestra si girò verso Pazz e gli carezzò la lunga parrucca bionda e disse:
"Ma che bella bambina! Però ti devi levare i guanti se vuoi scrivere".
La maestra si abbassò verso Pazz per levargli i guanti (che erano...calze),
Pazz alzò il suo muso e..... "Slap slap".
Leccò con la sua lunga lingua la mano e poi la faccia della maestra.
AAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH
La maestra si mise ad urlare e strappò via la parrucca di Pazz. Quando capì che era un cane urlò ancora di più e si mise a correre attorno ai banchi urlando e sbraitando.
Arrivarono tutte le maestre e i bambini dalle altre classi e si misero a ridere a vedere quel buffo cane vestito da bambina, però la maestra che non era molto divertita prese la bacchetta e picchiò Frizz e Pazz.
Così Frizz e Pazz tornarono a casa e dopo aver mangiato due caramelle frizzanti per consolarsi pensarono ad un modo per vendicarsi della maestra.
Infatti trovarono un modo, ma questa storia la racconteremo domani.

Frizz Pazz e il Caccalix.

Dunque, sappiamo bene che Frizz è …( il bambino, giusto! ), quindi Pazz sarà per forza il cane. Frizz e Pazz sono sempre amici per la pell...