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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Il leopardo e l'elefante. 8.

Arci e Lelè tornarono ai grandi alberi. Non era cambiato nulla, il caldo appiattiva tutti i piccoli leopardi al suolo, le pietre sembravano ondeggiare al sole e l'ombra del grande albero come al solito non bastava mai. Arci e Scossa dimenticavano d'essere amici e litigavano per un po' di frescura: - Arci spostati più in là, ho la coda al sole. - No, spostati tu, Scossa, questo è il mio posto. - Da quando sarebbe il tuo posto? - E' sempre stato il mio posto. - Arci sei proprio prepotente. Qui tutto è di tutti.- - Brava Scossa, hai ragione. Tutto è di tutti, precisamente questo pezzo di tutto è mio perché io sono uno dei tutti. Scossa non ne poteva più, la sua coda si stava ingiallendo al sole, stava diventando come paglia bruciata. Allungò le zampe posteriori e cercò di spostare Arci, ma quello puntò gli artigli nel terreno e continuò a occupare tutta l'ombra. Scossa ruggì un pochino, per avvisarlo, più la sua coda si scaldava più lei si arrabbiava. Arci...

Il leopardo e l'elefante. 7.

Arci e lo strano animale. Arci arrivò ai grandi alberi con il pelo ancora bagnato dai tuffi nel fiume. Il suo cuore batteva fortissimo perché, in preda allo spavento per aver visto l'animale dalla cacca leggera, aveva corso a perdifiato. Però cercò di rimettersi a posto altrimenti Lelè svegliandosi avrebbe potuto intuire qualcosa. Si sistemò un pochino lontano da Lelè, allungò le zampe e ci mise sopra il muso, poi chiuse gli occhi e fece finta di dormire. Lelè invece non dormiva, gli elefanti dormono con un occhio chiuso e uno aperto e aveva visto tutto. Lelè sbadigliò poi disse: -Arci, perché hai il pelo bagnato? Arci racconta dello strano animale. Arci non rispose. Aveva sentito bene bene, non era sordo, ma sperava che Lelè cadesse nella trappola. Lelè sbadigliò di nuovo, poi ripeté: - Allora Arci, sto aspettando la risposta- Questa volta Arci sentì appena appena una nota secca nella voce di Lelè e, siccome era un leopardo intelligente, pensò che gli conveniva ris...

Il leopardo e l'elefante. 4.

Dunque Arci e Lelè avevano fatto pace e tutto procedeva nel migliore dei modi. I leopardi del branco andavano a caccia mentre i cuccioli come Arci e la sua amichetta Scossa restavano  nella radura sotto il grande albero con Lelè. Un bel giorno Arci si svegliò prima del solito. Tutti i cuccioli dormivano ancora, intorno l'erba era ricoperta da una nebbiolina sottile, la savana era silenziosa e ancora fresca dell'odore della notte. Lelè, che era anziano e dormiva poco, era invece sveglio da molto tempo e guardava a est il sole che sorgeva. Il disco del sole non si vedeva ancora, ma la luce solare rischiarava il cielo dell'est promettendo una giornata entusiasmante. Arci si avvicinò a Lelè e gli disse piano per non svegliare gli altri: _Ciao Lelè. - Ciao Arci, come mai sei già sveglio? - Bò, non lo so. Però ora che sono sveglio posso vedere il sole che sorge. Tu guardi il sole tutte le mattine? - No - rispose Lelè - ho visto il sole tutti i giorni della mia vita, or...

Il leopardo e dell'elefante. 3.

Dunque, come sappiamo Lelè era molto arrabbiato con Arci perchè Arci non gli aveva ancora chiesto scusa per essersi allontanato. Com'è un elefante arrabbiato? Bè, è come tutti gli altri elefanti, cioè grande grande, grosso grosso, con due grandi orecchie e una lunga proboscide. Però ha una particolarità: sta sempre girato di spalle e non vuole più guardare chi lo ha offeso. Perciò immaginate un po': del suo amico, Arci ormai vedeva solo il sedere. Quando arrivava Arci, Lelè si girava per non incontrare il suo sguardo. Non è molto bello non poter neanche parlare. Ormai Arci non riusciva a chiedere scusa, mica poteva chiedere scusa ad un sedere!! Così, dopo tanti giorni passati ad osservare il posteriore di Lelè, Arci decise che doveva inventare qualcosa per fare la pace. Iniziò anzitutto a svegliarsi subito con tutti gli altri, poi si lavava per bene sotto la proboscide-doccia di Lelè, poi raccoglieva le foglie con tutti gli altri e soprattutto non si allontanava dal gr...

Il leopardo e dell'elefante. 2.

Dunque, come sai bene Arci è un cucciolo di... Leopardo. Bravo! Invece Lelè è un ......elefante! E Pipistrillo? Pipistrillo è un pipistrello, ma non sappiamo bene cosa fa. Allora raccontiamo questa storia. Arci è un piccolo leopardo, vive nella savana, in Africa, con tutta la tribù dei leopardi. Lelè è un vecchio elefante che ha deciso di stare con i leopardi al fresco di grandi alberi, perchè è troppo vecchio per camminare chilometri e chilometri con il suo branco. I leopardi sono suoi amici, lo accettano volentieri, e Lelè in cambio fa da baby sitter ai cuccioli quando gli adulti vanno a caccia. Certo i cuccioli di leopardo sono birichini, non stanno fermi, saltano, scappano, si nascondono, litigano; ma Lelè è così grosso che con la sua lunga proboscide li acchiappa al volo e li rimette seduti in un batter d'occhio. Un bel giorno, mentre i leopardi giocavano tutti insieme all'ombra degli alberi, Arci si avvicinò a Lelè che li osservava sonnecchiando e disse: - ...

Il leopardo Arci e l'elefante Lelè. 1

Nella savana africana vivevano un leopardo piccolo piccolo e un elefante grosso grosso e vecchio vecchio.  Il leopardo, come tutti i leopardi, aveva la pelliccia con tantissime macchie che a contarle tutte ci vorrebbero sette giorni e sette notti.  L'elefante, che era molto vecchio, aveva, come tutti gli elefanti, due grandi orecchie, una lunga proboscide e due zanne luccicanti. Il leopardo viveva in un villaggio di leopardi, aveva una mamma leopardo, un babbo leopardo, zii e zie leopardo, e tanti cugini tutti leopardo. Insomma era una famiglia di leopardi. Tutti questi leopardi vivevano in una radura all'ombra di grandi alberi, perché in Africa c'è davvero tanto caldo e se i leopardi stanno sotto il sole si sbiadiscono le macchie e diventano leoni. Ma, siccome un leopardo è affezionato alle sue macchie, di giorno quando c'è caldo sta all'ombra. Però in quel pezzo di savana non è che ci fossero tanti alberi, così assieme ai leopardi viveva all'ombra an...