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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Il leopardo e l'elefante.9

All'ombra dei grandi alberi tutto andava avanti come sempre. Anzi, a dire la verità, non c'era nulla che andasse avanti. Sembrava che tutto fosse immobile, niente si muoveva, il cielo non cambiava mai colore, l'afa rendeva l'aria irrespirabile, non c'era spazio per pensare a null'altro che non fosse il caldo, caldo, caldo, tutto era caldo, l'unica presenza viva in quella savana spopolata e silenziosa era il caldo. In quel caldo feroce i piccoli leopardi non avevano voglia di muoversi né di giocare, stavano sempre spaparanzati all'ombra a sonnecchiare, solo la noia faceva compagnia alle loro giornate. Oltretutto Lelè non voleva sprecare saliva a raccontare storie. In una di quelle ore tutte uguali di quei giorni tutti uguali di quel caldo tutto uguale si sentì un rombo. I leopardi si raddrizzarono e annusarono l'aria, Lelè sollevò le orecchie, stettero tutti fermi ad ascoltare quello strano suono. Era lo stesso rombo  dell'animale dalla c...

La storia della formicuzza.

C'era una volta, nel bel mezzo della campagna, un formicaio. Il formicaio è la casa delle formiche. Le formiche lo costruiscono scavando con le loro piccole piccole zampette la terra. Ma quante zampette ha la formica? Bè, la formica ha innumerevoli zampette, ben sei! Con queste zampe sono capaci di costruire la loro casetta. Le formiche si costruiscono una bella tana sotto la terra, fatta di tante stanze e in ogni stanza succedono delle cose. C'è la stanza per la cucina, lì le formiche tutte insieme cucinano il grano, c'è la stanza per la nanna, e le formiche dormono tutte insieme con letti vicini vicini e alti alti di tanti piani, in ogni piano una formica. Poi c'è la stanza della tv, e le formiche hanno tanti cartoni animati e il loro preferito sapete qual è?  E'...  (scelta libera) . Però in questa bella casetta sotto terra con tante formiche tutte vicine vicine e tutte insieme ce n'era una diversa. Era, questa Formicuzza, diversa dalle altre perché n...

Frizz e Pazz. La parrucca.

Una storia molto scorretta per i vostri bimbi. Dunque, spero che ricordi chi era Frizz...Bravo, il bambino. E come si chiamava il cane? Pazz!! Bravissimo. Dunque Frizz e Pazz erano molto amici, e passavano tutto il loro tempo insieme. Però Frizz doveva andare all'asilo ( a scuola ) e Pazz non poteva entrare. Bè, non è che i cani possano andare all'asilo, poverini, devono aspettare a casa oppure potrebbero essere portati al canile se stanno fuori, ma il canile è un posto triste, e i cani lì non hanno un padrone. Così Frizz andava da solo, perchè aveva paura che l'accalappiacani si portasse via Pazz mentre lui era a scuola. Frizz si annoiava senza Pazz, e Pazz si annoiava senza... Frizz. Ma un bel giorno Frizz, mentre seguiva la spiegazione della sua maestra, ebbe un'idea! Poteva travestire Pazz da bambino e portarlo a scuola e farlo sedere nei banchi. Così Frizz andò in un negozio, comprò una parrucca e la mattina dopo preparò Pazz. Gli mise in testa una parru...

Frizz e Pazz e il gatto Circuito.

Bentornati. Dunque, Frizz chi era? Il cane? Giusto, era il bambino. E Pazz il suo cane. Il cane Pazz era brutto, ma brutto, ma così brutto  ( ai bambini piacciono molto le iperboli ) che sembrava appena uscito dal frullatore. Aveva le zampe storte, la coda spelacchiata e il pelo tutto spettinato. Poi siccome mangiava qualche caramella di troppo aveva l'alito puzzolente per qualche dente marcio. Però era il cane preferito di Frizz e inoltre era anche il suo unico amico. Frizz e Pazz, che erano una cosa sola, odiavano i gatti. Tutti i gatti, anche i gattini. Anche i gatti di peluche, figurati! Un bel giorno arrivò il nuovo vicino di casa di Frizz. Era un signore alto alto, grosso grosso, grasso grasso, a dire la verità un po' sporco. Sapete perchè era sporco? Non lo indovinerete mai. Era sporco perché aveva i baffoni e quando mangiava non se li lavava mai. Quindi tra i suoi baffoni puzzoni c'erano tracce di sugo rosso, di cetriolini verdi e anche qualche fagiolo incrost...